Nero e luce. Ombra e colore. Marmo e velluto. Gli opposti si attraggono al ristorante Le Noir, salotto gourmet dal look total black e dalle intime atmosfere. Un luogo raccolto, firmato dall'architetto Guido Ciompi e posizionato al primo piano del The Gray, esclusivo design hotel del gruppo Sina. Nel cuore storico di Milano, a due passi dal Duomo, da Corso Vittorio Emanuele II e dal Teatro alla Scala.

GEOMETRIE E RIFLESSI - Quadrati, i tavoli in legno laccato a specchio scorrono su binari incastonati nel parquet. Unendosi o dividendosi. E divenendo perfetti complici di cene conviviali o di raffinati tête-à-tête. E quadrati sono pure i fori floreali al centro de la table, le nicchie-finestra che ospitano cinesi vasi-tamburi, nonché le cornici in pelle di coccodrillo abitate dal vuoto. Uno spazio soft Le Noir, fatto di geometrie, di riflessi e di rilassanti fonti di luce. Come le ovoidali lampade in seta rossa, i led iridescenti a effetto cromoterapico e le sospensioni luminose da cui pendono antiche posate in alpacca. Un ambiente postmoderno, in cui è il gioco dei materiali a farsi concetto e sostanza: parete in travertino riciclato (ex banco di lavoro di marmisti) e ondivaghi stucchi; poltrone in tessuto e divano-panca in velluto nero; candidi runner in lino e cuscini capitonné in cavallino.

IL COLORE DEL GUSTO - Mediterranea e cosmopolita, la cucina trova le sue radici nella tradizione italiana, ma non dimentica ingredienti "altri", pescati dalle terre e dalle acque del mondo. Ecco allora ricette in cui duettano il nostrano e il lontano, in un menu che varia settimanalmente, seguendo stagionalità e offerta del mercato. Qualche assaggio? La tartare di tonno, cetriolo, mela e alga wakame, servita nel bicchiere; l'insalata di crauti rossi, cuscus, pomodorini ciliegia, menta piperita e mazzancolla reale, cromatico abbraccio fra orto e mare; e lo sformato di riso arlecchino (rosso, selvaggio e basmati) con gamberi, verdure e crema di peperoni, sincretismo grastro-culturale al chicco. E Milano? C'è, rivisitata con gusto: piccole milanesi di vitello ai tre pani con patate arrosto e insalatina di campo. Ovvero, mini cotolette dorate, aromatizzate al timo, al pepe nero, al pistacchio, ai pomodori secchi o al papavero. I cui semi impreziosiscono pure la padellata di gamberi su tortino di spinaci in agrodolce. Infine, per dessert, tarte tatin di banana con gelato alla cannella; zuppetta di mango e maracujà con sorbetto al lime e pepe rosa; e frutta fresca in carta fata con Amaretto Disaronno, panna liquida e cannella. In abbinamento, vini italiani e una selezione di nettari francesi.

ESTATE IN TERRAZZA - Su richiesta, si può cenare nella terrazza Aria, al quarto piano: oasi dal tetto di cielo e dal mood cool e newyorkese. Che, ogni mercoledì (dalle 19 alle 22), fino a metà ottobre, propone un party-aperitivo con musica live o dj set. A passaggio: sfiziosi finger food, come capresi mignon, tartine, cremine, spiedini di pollo e ananas, pinzimonio di verdure in salsa yogurt, tonno in crosta di papavero con orzo perlato, prugne al bacon e gamberi in salsa di peperoni, zucchine e pomodori. Al sorso: cocktail by Disaronno, pestati, long drink e analcolici. Invece, tutti gli altri giorni, l'aperitivo va in scena al pianterreno, al GBar, fra rosse sedute dai profili fucsia e freschi Mojito dalla grinta green.

NOON A LE NOIR - A mezzodì, pausa pranzo à la carte oppure all'insegna del 28 Chic Menu: selezione di patti unici (di due portate ciascuno), con tanto di acqua, calice di vino e caffè al seguito, a un prezzo di 28 Euro. Per un lunch veloce ma ben curato.