La ristorazione è una passione di famiglia. Almeno per i Masciullo, che da quasi trent'anni, alla Trattoria de la Trebia, tessono una trama gustosa con protagonisti padre, madre e figli. O meglio, con Carmine e Maria alla gestione del ristorante, e Giorgio, Francesca e Laura alla garbata conduzione della sala. Un quintetto amabile e cordiale, pronto ad accogliere gli ospiti in un ambiente sobrio e rassicurante, fra boiserie in ciliegio, tovagliati gialli e la solarità di una grande casa con cucina. Senza trascurare la veranda (riscaldata in inverno e aperta d'estate) nonché la taverna, antro gourmet dalle volte in mattoni. Oasi perfetta per cene private, feste ed eventi aziendali.

BONTÀ IN VISTA - In menu, Milano c'è. E ci sono pure un po' di Toscana, ventate di Settentrione e una piacevole brezza mediterranea. Tipicità regionali che si incontrano in carta e negli antipasti a buffet (volendo, anche serviti): una sfilata di salumi (dalla bresaola al Prosciutto di Parma, dalla finocchiona allo speck del Tirolo), verdure (peperoni arrostiti, zucchine e radicchio trevigiano ai ferri, cipolline in agrodolce, carciofi al forno e fiori di zucca in pastella), nervetti con cipolle e tonde polpettine della serie l'una tira l'altra, croccanti fuori e morbide dentro, ottenute da saporiti ritagli di carne alla griglia. Delizie da ricordare, come non bisogna dimenticare che, il giovedì e il venerdì, la mise en place si arricchisce di ittiche portate come polpo, gamberetti coi carciofi nonché capesante, cozze e fasolari gratinati.

GENUINAMENTE - Schiette e appetitose, le pietanze omaggiano ingredienti di qualità e sono presentate con semplicità. Ecco allora le pappardelle la Trebia (con ragù, piselli, funghi e prosciutto); i ravioli della casa (ripieni di carne o di ricotta e spinaci e conditi con sugo d'arrosto, prezzemolo e formaggio); le orecchiette con le cime di rapa (mister Masciullo è di origini salentine!); gli gnocchi al Gorgonzola; la pasta e fagioli alla toscana e il risotto del giorno (alla milanese, ai porcini, alla parmigiana, ai fiori di zucca, ai carciofi, a seconda della stagione). E ancora, la fragrante costoletta alla milanese, il fegato alla veneta, le scaloppine di vitello al vino bianco e le carni cotte sulla grande griglia a vista: dalla forentina alla costata, dalla tagliata al nodino di vitello, fino alla salsiccia toscana, magari da abbinare ai fagioli cannellini all'uccelletto. E per dolce? Ci sono le crostatine di Maria, alla ricotta e alla frutta, oppure il tiramisù, le pere e le arance caramellate.

GIORNI GHIOTTI - Da segnare in agenda: ogni mercoledì entra in scena l'ossobuco con risotto (tenero tenero e preparato con i piselli); ogni lunedì e martedì, il bollito misto (con mostarda e salsa verde); e ogni giovedì e venerdì, il pesce. Ovvero, emerge l'anima mediterranea della trattoria e il mare giunge a tavola: linguine ai frutti di mare, all'astice o al granchio; orata, branzino o rombo al forno; gamberoni, scamponi e pesce spada ai ferri; e pescatrice con carciofi.

A PREZZO FISSO - Validi sia a pranzo che a cena (allo stesso modo della carta), ci sono tre menu di carne e due di pesce (ovviamente solo il giovedì e venerdì) a prezzi fissi che vanno dai 20 ai 27 Euro (bevande escluse). Per mangiare bene a un costo contenuto.