È intimo e raccolto, nei suoi toni solari e nella sua ospitale atmosfera informale. Il San Glicerio 1 è uno di quei posti dove l'accoglienza è filosofia. Con Giovanni Arcieri (titolare insieme al fratello Francesco) a far da padrone di casa e le figlie Cristina e Daniela a servire nelle sale: due al piano di sopra e una al piano di sotto. Alle spalle? La storia di una famiglia con la passione per la ristorazione. Iniziata quando Mauro (padre di Giovanni), nei primi anni Settanta si trasferisce da Bisceglie e Milano, aprendo proprio questo locale. Il primo della filiera firmata Arcieri.

IL MARE - Il fresco pescato arriva a tavola, regalando veraci ricette mediterranee. Classiche o rilette da un tocco artigianale e originale. Ecco allora la tartara di tonno, resa grintosa da una battuta di acciughe e capperi, olio al prezzemolo, aceto balsamico e cipolle di Tropea. Ma ecco anche la degustazione di frutti di mare crudi (ostriche, fasolari, ricci, scampi, gamberi e cozze pelose); il misto ittico gratinato (mix di spiedino di calamari, capasanta, spiedino di zucchine e gamberetti, involtino di pesce spada con purea di patate e frittatina di gianchetti); nonché la zuppa di cozze o le vongole veraci alla marinara. Un menu variegato, che contempla pure le rosate penne alla crema di scampi, i delicati paccheri al ragù di pescatrice, la soave frittura di paranza (con trigliette, merluzzetti, soglioline, calamaretti e alicette) e il regale astice alla catalana, corredato da un ricco pinzimonio di verdure. Della serie, il pesce in tante versioni e cotture: dalla padella alla griglia, fino al forno a legna, dove finiscono il rombo, il branzino, il baccalà e gli spaghetti San Glicerio ai frutti di mare in crosta.

LA PUGLIA - Le origini pugliesi si fanno sentire. In piatti capaci di unire memoria e leggerezza. E così, se bruschette e focaccina calda fanno da benvenuto, gli assaggi tipici proseguono con i fragranti taralli, la stracciatella e i nodini fiordilatte, le olive verdi alla calce e quelle nere nolche, cotte in forno con olio extravergine dell'azienda Lamantea (di Bisceglie). Una pugliesità autentica, che non dimentica le orecchiette con cime di rapa, i cavatelli con cozze e fagioli, e lei, la favetta, purea morbida e setosa che fa da letto a polpo, cicoria o cicatelli (sorta di orecchiette allungate) con pomodorini e gamberetti. Da non perdere, poi, la tiella di riso, patate e cozze, impreziosita dall'astice, finita di cuocere in forno a legna (con un velo di pecorino) e servita nella tradizionale teglia in ghisa. Per un gioco di sapori morbidi e croccanti. Infine, da segnare in agenda: tutti i martedì (sia a pranzo che a cena) appuntamento con baccalà, cipolle e patate; e la domenica, su prenotazione, timballo della festa, sontuosa sintesi di mezze maniche, polpettine, melanzane e carciofini fritti.

LA PIZZA - È la pietanza con la quale il ristorante ha esordito. E con la quale continua a deliziare i buongustai. È la pizza (anche da asporto), cotta in forno a legna e presente in carta in una quarantina di varianti, fra cui quella alla crudaiola (con mozzarella, pomodoro fresco e basilico), alla San Glicerio (con Gorgonzola e speck), con la bufala e con i frutti di mare. E la focaccia? C'è pure lei, al rosmarino, ai peperoni, alle melanzane e alle cipolle. Invece, a chiosa del pasto, vi sono i dessert realizzati da Cristina, come il tiramisù, la crema catalana e la panna cotta, nonché i dolcetti fatti in casa da Daniela, al cioccolato fondente e mandorle oppure al riso soffiato, nocciole, cioccolato bianco e chicco di caffè.

IL PRANZO - Dal lunedì al venerdì, oltre al menu alla carta (completato da due menu degustazione da 33 e 40 Euro), vengono proposti gustosi piatti unici a 15 Euro, bevande escluse. Qualche esempio? Le orecchiette ai fiori di zucchina e gamberetti, accompagnate dal misto di pesce gratinato, dall'orata alla griglia o dalle alici fritte. Per pranzare facendo anche un piccolo tuffo in mare.