Victor è di origini egiziane. Ester è francese. Entrambi sono di religione ebraica e tutti i giorni al ristorante Re Salomone, in Via Sardegna, servono genuini piatti kosher. Ovvero? Cibi preparati secondo i dettami alimentari giudaici. Le ricette sono mediorientali - a base di brick, cuscus e kebab - ma la preparazione segue norme ben precise.

KOS'È KOSHER – In ebraico significa "adatto". Un principio che si applica agli alimenti, agli abbinamenti e alla preparazione dei piatti. Il risultato? Speziati bocconcini di manzo, agnello, vitello, pollo e tacchino che animano la griglia. Ma non c'è spazio per il maiale essendo un animale non "idoneo". E dal momento che il menu è a base di carne, in cucina non è ammesso l'uso del latte (o dei suoi derivati), perché la religione proibisce la fusione dei due ingredienti (quindi sulla pasta al ragù niente formaggio). Tante le proposte parve, cioè a base di frutta e verdura. Anche in questo caso non mancano le dovute accortezze. Infatti, lattuga, radicchio e ortaggi a foglia lunga vengono lavati esclusivamente dal Rabbino, che con meticolosa attenzione ne controlla la purezza (se per sbaglio si ingerisce un vermicello, si commette peccato).

LA CUCINA DI ESTER – Chef e mamma, Ester è una cuoca dalla mani sapienti e dal sorriso dolce. È lei che ogni giorno accende i fornelli per dar vita a saporite specialità fatte in casa. "La nostra carta è un viaggio attraverso i sapori del Medioriente e del Mediterraneo, dal riso persiano alla moussaka greca, dallo shish kebab alla shwarma", racconta Ester con il suo elegante accento francese. Curcuma, coriandolo, cumino, peperoncino, crema harissa e un pizzico di cannella non mancano mai nei suoi piatti. Si riscoprono, con delicatezza, nelle vellutate di melanzana (babaganush), di ceci (hummus) e di sesamo (tehina). Ma anche nella fragrante rosticceria, come per le croccanti falafel (polpettine di ceci e prezzemolo fritte); nei gustosi cuscus a base di manzo o agnello; nello shish kebab, spiedino di manzo trito; nella profumata shwarma, tocchetti di tacchino grigliati. Inoltre, tra le proposte vegetariane, l'okra in salsa di pomodoro e olio extra-vergine salentino, e la morbida melanzana grigliata intera con colata di tehina.

DOLCEMENTE – Miele, frutta secca e pasta sfoglia sono il fil rouge della pasticceria tradizionale. La menena (con datteri e noci), la baklava (con pistacchi e mandorle) e la deliziosa sofra (torta di semolino e mandorle) sono i tipici dessert sfornati da Ester. "Ma la specialità di mia moglie è il gelato al pistacchio iraniano con latte di soia", rivela con orgoglio Victor. Piaceri da abbinare a un sorso di tè alla menta, pinoli e una spolverata di curcuma, oppure a un bicchierino di boukha, acquavite tunisina a base di fichi, o anche di arak, liquore all'anice.

SORSI ISRAELIANI – Disposta in bella mostra nell'elegante sala interna, tra ampi tavoli, sedute in eco-pelle dall'alto schienale e tendaggi vinaccia, ecco una piccola ma curata selezione di vini prodotti in Israele. Rigorosamente kosher, quindi supervisionati dall'autorità rabbinica, dalla raccolta all'imbottigliamento. Nettari da uve cabernet e sauvignon, firmati Domaine du Castel, Dalton e Yarden. Interessante sapere che, secondo le leggi della dieta giudaica, i vini si distinguono in mevushal (cotti) e non mevushal. I primi, bolliti e quindi "neutralizzati", possono essere toccati e serviti a un ebreo; i secondi, non pastorizzati, possono essere offerti solo tra osservanti.

PRANZO E DEGUSTAZIONE - Il business lunch, disponibile solo nei giorni feriali, costa dagli 11 ai 16 Euro (acqua e pane incluso). Il prezzo del menu fisso per bambini è 11 Euro (valido sempre, sia a pranzo sia a cena). Per una degustazione occorrono 29 Euro a persona.