Ristorantimilano

Norman

Viale Umbria, 50

Milano - MI

Mezzi pubblici: Bus: 77, 90, 91, 92

Prenotazioni: 02 5457572

Giorno di chiusura:
sabato a pranzo
Orari di apertura:
dalle ore 12.30
Tipologia cucina:
Italiana
Struttura:
Cantina:
Nazionale e Internazionale
Prezzo medio:
20/30 euro
Ideale Per:
Gruppi, Famiglie, Aziende.
Aperitivo:
Pranzo:
dalle ore 12.30 alle ore 14.30
Spazio all'aperto:
Numero coperti:
65
Servizi:
                       
DDescrizione Norman Milano
È una casa di campagna in città. Una trattoria con pizza dove la convivialità la fa da padrona, con i suoi arredi nelle tonalità della terra, a metà strada fra il provenzale e l'industriale, il country e il moderno. Norman è così, un'oasi semplice e accogliente, che cela un piccolo mistero. "L'abbiamo dedicata al nostro primo avventore, il cui pseudonimo è Norman, uno scrittore americano che ha ritrovato l'ispirazione assaggiando i nostri piatti. E di cui non riveleremo mai il vero nome. Glielo abbiamo promesso", dice il patron Rino sorridendo. E il menu non lo smentisce, svelandosi come un viaggio di andata e ritorno Italia-States, lungo il quale, tra sfiziosi bocconi della tradizione italiana e incursioni american style, riscoprire tutto il piacere dello stare a tavola. Insieme.

CREATIVA SEMPLICITÀ - Abbondanti e appetitosi, gli antipasti di terra portano in tavola la natura. Qualche assaggio? La frittura di verdure di stagione, Edamer, amaretto e mele, servita in carta paglia; il flan di spinaci con crema di robiola; il cestino di Parmigiano con cascata di mortadella tartufata; o la mozzarella di bufala del Cilento. Rustica è invece la proposta del tagliere di salumi, con bresaola, salame di Felino e lardo d'Arnad, corredati da soffice gnocco fritto, una chicca dorata di Norman. Non mancano pietanze tradizionali, come il risotto alla milanese o quello con Taleggio e trevisana; rivisitate, come gli scialatelli al carboncurry (una variazione della carbonara in crema di curry); o casalinghe, come le orecchiette con pomodorini freschi e burrata.

ITALIANE TENTAZIONI - Golose, fumanti e cotte nel forno a legna, le ottime pizze del maestro pizzaiolo Rocco solleticano la vista e soddisfano il palato. Preparato rigorosamente con farina biologica del veronese Antico Molino Rosso e lievito madre, il simbolo dell'italianità viene declinato in più di quaranta varianti. Rosse, speciali o bianche, con un croccante bordo alto e una base fragrante e sottile, le pizze sono il risultato di una lunga lievitazione, che va da un minimo di trentasei a un massimo di settantadue ore. E per chi è ipersensibile al grano vi sono, su richiesta, quelle con farina di khorasan kamut, molto digeribile e ricco di proteine, vitamine e minerali.

CONDIVISA MORBIDEZZA - La cucina contadina la si ritrova nella carne, proposta nelle sue innumerevoli variazioni: di variegata tipologia, di differente provenienza e dalle diverse cotture (o non cotture). Da dividere e condividere. Come la padellata di carni miste e verdure, o le bistecche servite su pietra ollare. Della serie: fiorentina e costata di scottona bavarese; filetto di fassone piemontese con senape e speck; tartare di filetto (250 gr di carne); la meneghina cotoletta a orecchia di elefante (500 gr) con rucola e pomodorini; l'americano Normanburg con hamburger (300 gr), bacon, pomodoro e patatine. Chi vuol star leggero può scegliere le fresche e colorate insalatone fra orto, aia e mare; il cuscus con pesto di agrumi o con verdure grigliate; la sfiziosa porchetta e la fesa di vitello in salsa tonnata.

PER BRINDARE IN COMPAGNIA - Selezionati con cura, in carta appaiono nettari bianchi e rossi, come l'Amarone e il Valpolicella Superiore Ripassa di Zenato e il Soave Classico Monte Fiorentine. Bionda o scura, persistente o compatta, la birra completa l'offerta. Chiara come la Menabrea, strong ale come la Triple Moine o cruda e non filtrata come la weiss Oberdorfer. E per finire in dolcezza si può affondare il cucchiaino nella cheesecake ai frutti di bosco o al cioccolato, nella tarte tatin di sfoglia tiepida alle mele con gelato, o ancora, nella crema catalana servita nel coccio.

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